Lunga intervista ai microfoni di Gazzetta dello Sport per Fabio Caserta che ha parlato così del suo Catanzaro. "E’ stimolante e motivo di orgoglio. Sono arrivato inunclubsolido.Vivarini ha fatto un gran lavoro, il suo Catanzaro giocava un calcio tra i migliori della B. Ma tutto ha un inizio e una fine. Bisogna resettare e ripartire. La filosofia è quella di imporre la partita e non aspettare. Non abbiamo più Fulignati che era un giocatore di movimento aggiunto,ma c’è l’esperienza di Pigliacelli. Abbiamo preso Pittarello, forte fisicamente, che seguivo da quando ero a Perugia e attacca molto bene lo spazio. Ci sono buone conferme".

La più importante è Iemmello, simbolo del Catanzaro.
"E’ il vero valore aggiunto di questa squadra. Tiene tanto a questo club, alla città".

Lei, invece, che cosa vuol dare, quale impronta?
"Combatterò e lotterò. Ho questo spirito, sono fiero di quello che ho fatto e nessuno mi ha regalato nulla. Dalle cadute mi sono sempre rialzato".

Cosa manca al Catanzaro?
"Innanzitutto siamo partiti con una settimana di ritardo. Qualche difficoltà c’è stata. Dobbiamo ancora prendere due esterni d’attacco e di difesa. Ma sono contento dei giovani che sono arrivati (ieri col Cagliari ha provato il terzino Piras e l’esterno Pagano, entrambi 2004, ndr)".

Sezione: Catanzaro / Data: Mer 31 luglio 2024 alle 09:30
Autore: Redazione TCC
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